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Smartphone e protezione dei minori, come cambiano le regole e cosa possiamo fare

Le nuove norme in arrivo sulla tutela dei minori dai rischi legati a digitale e social, il ruolo delle comunità e di AGCOM

di Redazione Benessere Digitale

“Le due sfide più importanti da affrontare in questo momento rispetto all’impatto del digitale sono quelle della tutela dei minori e della rimozione dei contenuti pericolosi”. Sono le parole di Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM, che è intervenuto al primo meeting dei Patti Digitali del 13 ottobre presso la sede dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
L’evento, che ha radunato i rappresentanti dei Patti Digitali del territorio italiano a confronto con le istituzioni, è stato anche l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale della media education in Italia e sui nuovi provvedimenti in arrivo per la tutela dei minori.

Comunità e educazione al digitale

Massimiliano Capitanio, promotore e primo firmatario della legge che ha reso obbligatorio l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole (con votazione in pagella fin dal secondo anno della scuola primaria), spiega che “L’attenzione delle istituzioni è alta, ma serve sempre una costanza per portare a temine i provvedimenti. E questo bellissimo villaggio dei Patti Digitali può essere un’occasione di dialogo con famiglie e scuole”.

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La cronaca recente è particolarmente drammatica, racconta Capitanio: in pochi giorni abbiamo avuto notizia della violenza di gruppo di Palermo, del suicidio di un ragazzo in diretta TikTok e di quello di un altro ragazzo, ripreso in video da altri e condiviso in rete.

Cosa possiamo fare contro i rischi del digitale?

Un’istituzione come AGCOM, continua Capitanio, può “lavorare sui 3 assi della legge: l’educazione alla legalità, all’ambiente e al digitale, che non significa solo formare rispetto alle modalità di utilizzo del digitale, ma piuttosto creare una cultura digitale che renda i ragazzi consapevoli delle opportunità e dei rischi. Ben vengano iniziative come quella dei Patti Digitali, un villaggio che si confronta e si parla e che aiuta a distinguere fra la community digitale e quella reale”.

“Si tratta prima di tutto di un problema culturale, una carenza che va affrontata nelle scuole, che deve essere poi colmata anche dal legislatore. L’Agenzia per le Comunicazioni può dialogare con i colossi del digitale e evitare che circolino video come quelli che abbiamo visto negli ultimi casi di cronaca”.

Il video della giornata aperta al pubblico del primo meeting dei Patti Digitali:

Le nuove norme sulla tutela dei minori dal 21 novembre 2023

Dal prossimo 21 novembre entreranno in vigore le linee guida indirizzate agli operatori telefonici, che saranno obbligati ad alzare il livello della protezione dei minori.

Il principale provvedimento riguarda le schede SIM intestate a minorenni, che dovranno prevedere dei filtri obbligatori e gratuiti, preattivati, per inibire l’acceso dei minori a contenuti potenzialmente pericolosi. Contenuti cioè che afferiscono a 9 macrocategorie:
– contenuti per adulti;
– gioco d’azzardo/scommesse;
– armi;
– violenza;
– odio e discriminazione;
– promozione di pratiche che possono danneggiare la salute alla luce di consolidate conoscenze mediche;
– anonymizer (strumenti per rendere l’attività online irrintracciabile);
– sette religiose e affini.

Il servizio sarà messo a disposizione anche dei maggiorenni, che potranno richiederne l’attivazione all’operatore telefonico.

Parental Control, i filtri per le SIM esistenti

La delibera dell’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione punta a coinvolgere maggiormente le famiglie nella tutela dei propri figli. Sono tanti infatti i casi di schede SIM utilizzate da minori ma intestate ai genitori.

Con la nuova legge i genitori dovranno contattare il gestore per attivare il filtro su SIM esistenti. Il filtro può essere applicato anche sulla linea Internet fissa, per la navigazione in rete, ad esempio, con PC, tablet o smart TV.

Le nuove regole stabiliscono inoltre che gli operatori dovranno comunicare all’Autorità i dettagli delle 9 categorie utilizzate per i sistemi di Parental Control, la cui funzionalità minima deve includere almeno il blocco dei domini e siti web ospitanti contenuti oggetto di filtro.

Più chiarezza di informazione

Gli Internet Service Provider (ISP) sono tenuti a pubblicare sui propri siti web guide chiare ed esaustive per l’utilizzo dei Sistemi di Parental Control (SCP) e a offrire assistenza gratuita per l’attivazione, la disattivazione e la configurazione dei SCP attraverso call center con operatore umano secondo la vigente regolamentazione.

Gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche dovranno quindi assicurare adeguate forme di pubblicità dei SCP preattivati, in modo da assicurare che i consumatori possano compiere scelte informate.

La presenza dei SCP e le istruzioni su come modificarne la configurazione, disattivarli e riattivarli in un secondo momento devono essere fornite in maniera chiara, trasparente ed esaustiva insieme alla documentazione contrattuale.

Il contributo di EYES UP nella tutela dei minori

La rete di cui fa parte Benessere Digitale sta lavorando proprio sul tema dell’impatto dei media sugli adolescenti e sulle loro performance scolastiche. Infatti, il progetto EYES UP, attualmente in corso, fornirà evidenze empiriche rilevanti per chiarire i dettagli del nesso causale fra uso improprio di smartphone e device digitali, da un lato, e andamento nel tempo dei livelli di apprendimento di bambini e adolescenti, dall’altro.
Tale studio potrà offrire ai policy maker nuovi elementi conoscitivi per sviluppare e migliorare le politiche per la tutela dei minori.