Il Patto Educativo Digitale della città di Milano è un supporto concreto per il benessere e la sicurezza digitale di bambini/e e pre-adolescenti in città.
Analisi e linee guida operative per un uso responsabile del digitale tra i/le giovani e le famiglie: il progetto collettivo che promuove un rapporto più equilibrato con la tecnologia
L’era digitale ha portato indubbi benefici, ma anche sfide complesse per le famiglie, in particolare per i giovani in fase di crescita. Proprio per rispondere a queste sfide, la città di Milano ha lanciato il Patto Educativo Digitale della città di Milano, un’iniziativa nata dall’impegno collettivo di istituzioni, esperti, educatori e famiglie che ha lo scopo di tracciare le linee guida che garantiscano un rapporto e un approccio equilibrato e sicuro con la tecnologia per i/le ragazzi/e.
Questo progetto ha prodotto due documenti fondamentali: il Report dell’indagine su genitori, figli/e e docenti, un rapporto di ricerca analitico dedicato al rapporto tra famiglie, scuole e media digitali, e le Raccomandazioni di Milano, una guida pratica per promuovere il benessere e la sicurezza digitale di bambini/e e adolescenti.
Il Patto Educativo Digitale della città di Milano, tra necessità e innovazione
Il Patto Educativo Digitale della città di Milano rappresenta una risposta concreta all’esigenza crescente di gestire con consapevolezza l’educazione digitale.
L’iniziativa è stata promossa nell’ambito del progetto MUSA (Multilayered Urban Sustainability Action), finanziato con fondi del PNRR, e ha visto la partecipazione di numerosi enti, tra cui il Comune di Milano e l’Università di Milano-Bicocca, ATS Milano, CORECOM Lombardia e altri attori del territorio.
L’obiettivo primario è offrire un supporto strutturato alle famiglie e agli educatori per affrontare le sfide dell’educazione digitale, riconoscendo il ruolo cruciale degli adulti nell’accompagnare i minori verso un uso consapevole e responsabile dei dispositivi.
Il Report: un quadro dettagliato delle pratiche e delle opinioni delle famiglie e delle scuole
Il Il Report dell’indagine condotta coinvolgendo famiglie e scuole (primarie e secondarie di I grado) di Milano fornisce una visione approfondita delle abitudini digitali e delle percezioni di genitori, bambini/e e docenti. Sono stati raggiunti più di 11.000 partecipanti tra genitori, studenti/esse e insegnanti, che hanno risposto a un questionario online, finalizzato a esplorare tematiche come il possesso e l’uso dei dispositivi digitali, l’autonomia online dei/lle ragazzi/e, l’applicazione del parental control e le percezioni su rischi e opportunità offerti dalla tecnologia.
Tra i risultati principali del lavoro, coordinato dal team di Benessere Digitale, emerge che molti bambini iniziano a navigare autonomamente già nella scuola primaria, con percentuali che aumentano rapidamente nella scuola secondaria di I grado. Gli smartphone personali diventano comuni a partire dalla quinta elementare, e oltre il 70% degli studenti di prima media possiede già un proprio dispositivo connesso a Internet. Tuttavia, l’uso di filtri e parental control resta limitato, e molti genitori manifestano preoccupazioni riguardo al tempo trascorso online dai/lle propri/e figli/e e al tipo di contenuti a cui possono accedere.
Il report mostra anche una certa disparità tra quella che i genitori considerano l’età ideale per concedere uno smartphone ai/lle figli/e (spesso superiore ai 14 anni) e l’età effettiva a cui invece i dispositivi vengono consegnati (circa 11 anni). Questo dato evidenzia la necessità di una linea condivisa, che possa aiutare le famiglie a gestire meglio le pressioni sociali e le aspettative legate all’utilizzo dei media digitali.
Qui puoi leggere il testo integrale del Report:
Le Raccomandazioni di Milano: le 8 Linee Guida per il benessere digitale dei/lle minori
DIl secondo documento prodotto nell’ambito del Patto Educativo Digitale della città di Milano è rappresentato dalle Raccomandazioni di Milano (di cui parliamo anche in questo articolo), presentate ufficialmente il 10 ottobre 2024 in occasione della Milano Digital Week.
Questo documento, che trova riscontro anche in alcune evidenze empiriche del progetto EYES UP, propone otto linee guida principali per aiutare adulti e istituzioni a promuovere un uso sicuro e sano delle tecnologie tra i/le minori.
Ogni raccomandazione affronta un aspetto specifico dell’educazione digitale, offrendo suggerimenti pratici e normative da rispettare.
1. Consapevolezza degli adulti
Gli adulti, in particolare i genitori, giocano un ruolo centrale nell’educazione digitale dei minori. Devono essere informati sui rischi legati a un uso non equilibrato del digitale e saper adottare comportamenti di tutela. La supervisione e l’accompagnamento sono essenziali, così come la comprensione dei modelli di business delle piattaforme digitali e delle normative sulla privacy dei minori.
2. Autonomia digitale crescente e fase specifica
L’autonomia online dei bambini deve crescere in maniera progressiva e sempre sotto la supervisione degli adulti. Le Raccomandazioni sconsigliano di concedere una totale autonomia ai minori di 14 anni e raccomandano attività digitali che promuovano la socializzazione e la creatività, anziché un semplice consumo passivo.
3. Osservanza delle indicazioni delle fonti istituzionali già esistenti
Le società pediatriche offrono indicazioni fondamentali per l’uso dello schermo e lo sviluppo psicomotorio dei bambini. È importante rispettare anche le leggi esistenti sul GDPR, che vieta l’accesso autonomo ai social media per i minori di 14 anni.
4. Smartphone e altri dispositivi personali connessi
Il possesso di uno smartphone personale per bambini in età scolare primaria e secondaria di primo grado è sconsigliato. Si raccomanda, invece, di utilizzare dispositivi in spazi comuni per garantire un monitoraggio da parte dei genitori.
5. Il mondo fisico è irrinunciabile
L’uso della tecnologia digitale deve essere bilanciato con attività fisiche e relazioni in presenza, fondamentali per il benessere e lo sviluppo dei ragazzi. Le famiglie sono incoraggiate a promuovere esperienze e attività che riducano il tempo davanti agli schermi.
6. Sviluppare le competenze digitali
È essenziale che i bambini sviluppino competenze digitali avanzate, come l’analisi critica delle informazioni e la creazione di contenuti. Queste abilità devono essere acquisite sotto la guida degli adulti e in ambienti sicuri.
7. Compiti a casa su Internet
Anche la didattica online richiede un approccio responsabile. Le scuole sono invitate a facilitare l’accesso a risorse digitali in modo controllato, evitando di imporre un uso eccessivo di Internet per i compiti a casa e garantendo il diritto alla disconnessione.
8. Collaborazione tra mondo educativo, sanitario e sociale
Infine, le Raccomandazioni invitano a una stretta collaborazione tra educatori, pediatri e figure di supporto psicologico, per assicurare un messaggio coerente sull’uso sicuro e consapevole del digitale.
Qui puoi leggere il testo integrale delle Raccomandazioni di Milano:
Un Impegno Collettivo per Milano (e non solo)
Il Patto Educativo Digitale della città di Milano rappresenta un passo avanti significativo nella “messa a terra” di strumenti concreti per la promozione di un uso consapevole e responsabile del digitale tra i/le giovani e nelle famiglie.
Questo modello di collaborazione tra istituzioni, famiglie e scuole si sta già diffondendo in diversi Comuni del Nord Italia che lo stanno adottando come riferimento per affrontare la complessità dell’educazione digitale.
Con una strategia a lungo termine che include formazione continua e aggiornamento delle normative, Milano mira a costruire una comunità digitale sicura, in cui il digitale diventa un’opportunità educativa e non una minaccia per il benessere dei ragazzi.